Oltre ad essere utilizzata a scopi terapeutici per l’essere umano, la cannabis può anche curare i nostri amici a 4 zampe.
Se negli Stati Uniti l’utilizzo del CBD e del THC sono già piuttosto diffusi tra i veterinari, vista anche la legalizzazione della sostanza, nel nostro Paese si tratta ancora di una pratica molto raramente applicata, per quanto il CBD sia attualmente commercializzabile.
Il primo a sdoganare la Cannabis per curare gli animali domestici è stato il dottor Douglas Kramer il quale andando contro l’establishment delle sanità cominciò a curare il suo Husky malato con la Cannabis. All’Associated Press dichiarò: “Mi sono stancato di dover sopprimere animali domestici, quando non stavo facendo nulla per rendere la loro vita migliore”. Il numero dei cani curati dal dottor Kramer aumentò di giorno in giorno tuttavia il CBD ha dato un elemento in più al dibattito a favore di coloro che intendono curare gli animali con gli estratti di Cannabis.
MA IN COSA CONSISTE LA CANNABIS TERAPEUTICA PER CANI, GATTI E ALTRI ANIMALI DOMESTICI? IN QUALI CASI PUO’ ESSERE SOMMINISTRATA? E QUALI SONO GLI EFFETTI?
Innanzitutto dobbiamo partire dal principio spiegando che cos’è il CBD.
Quando parliamo di CBD ci riferiamo al cannabidiolo. Il cannabidiolo è un metabolita della cannabis sativa. Ha effetti rilassanti, antiossidanti, antinfiammatori, favorisce il sonno ed è distensivo contro ansia e panico. Si è rivelato inoltre in grado di ridurre la pressione endooculare ed è un promettente antipsicotico atipico.
A differenza del TCH che agisce sui processi psichici, il CBD, non è psicoattivo, ha effetti rilassanti ed è per questo che viene utilizzato come coadiuvante in caso di malattie che comportano dolori; è anche utile per limitare le crisi epilettiche.
CBD PER CANI
Sulla scia dell’utilizzo del CBD per trattare gli esseri umani, alcuni veterinari, in particolare negli Stati Uniti, stanno somministrando la sostanza a cani che non reagiscono adeguatamente alle cure farmacologiche normalmente impiegate. Anche in Italia c’è chi ha iniziato questo percorso ottenendo già importanti risultati.
La marijuana può sembrare un farmaco improbabile per i cani, ma la loro biologia dice il contrario. Il CBD può essere in grado di indurre rilassamento e tranquillità nei cani, ed è utile anche per un evento stressante come i fuochi d’artificio. Gli ospedali veterinari riportano un aumento delle visite fino al 25% durante i festeggiamenti, questo è dovuto alla forte quantità di stress causato al sistema nervoso del cane per via dei forti fuochi. Il CBD sembra molto promettente in questo settore in quanto medicina naturale innocua in grado di reprimere l’ansia nei cani in egual modo che negli umani.
COME VIENE SOMMINISTRATO IL CBD?
Va detto innanzitutto che il CBD viene somministrato o sotto forma di pastiglie (ma in questo caso il dosaggio è più complicato) o di olio (che permette un dosaggio preciso per il paziente). La quantità infatti varia a seconda dei casi e della risposta del soggetto.
Buona regola è iniziare con piccole dosi per poi aumentare gradualmente affinché l’animale possa lentamente abituarsi alla sostanza. Il dosaggio stesso è semplice, poiché la maggior parte degli oli può essere facilmente spremuta nel mangime tramite una siringa. Quindi puoi somministrare le gocce d’olio CBD semplicemente attraverso acqua o cibo.
OLIO CBD PER I GATTI: COME FUNZIONA?
Come nel caso degli esseri umani, i gatti hanno un sistema endocannabinoide che regola importanti funzioni fisiologiche, come le risposte immunitarie, l’umore, il sonno e il dolore. I ricettori dei cannabinoidi si trovano in tutto il corpo, compreso il cervello, il sistema nervoso e il sistema immunitario. Ciò che rende la cannabis così speciale è che i suoi composti attivi possono legarsi a questi recettori e influenzarne il funzionamento. Allo stesso modo gli umani possono beneficiare degli effetti del CBD, così come i nostri felini!
COME PUO’ IL CBD AIUTARE IL TUO GATTO?
Tra le condizioni che il CBD può aiutare ad alleviare nei gatti troviamo:
- Aggressività
- Perdita di appetito
- Ansia
- Stress
- Mancanza di energia
- Infiammazioni
- infezioni
Ci sono anche condizioni di salute più gravi nelle quali i proprietari di gatti hanno riferito di aver visto buoni risultati dopo la somministrazione di oli con CBD.
Queste condizioni comprendono comuni malattie feline come l’artrite, la pancreatite, le malattia infiammatorie intestinali e l’asma, che sono le condizioni dove l’infiammazione è spesso la causa principale. Il CBD è ampiamente riconosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche, aiutando a combattere sia le cause alla radice, sia i sintomi delle varie condizioni.
Come dosare il CBD per i gatti?
I gatti sono ovviamente molto più piccoli degli umani. Questo significa che normalmente richiedono dosi molto più basse di CBD rispetto a noi.
Se acquistate un prodotto a base di olio di CBD specifico per gatti, assicuratevi di leggere le raccomandazioni fornite con il prodotto per il corretto dosaggio. E’ anche possibile utilizzare gli oli di CBD destinati alle persone, purché ci si assicuri di utilizzarli nella giusta dose.
Secondo alcuni veterinari la dose consigliata va da 0,1 a 0,5 mg di CBD per ogni chilogrammo di peso del gatto. Le dosi individuali possono variare a seconda delle condizioni specifiche dell’animale. E’ sempre meglio iniziare con basse dosi per vedere come reagisce il vostro gatto.
CONCLUSIONI
Per concludere possiamo dire che il CBD sta pian piano prendendo il suo posto nella medicina naturale ed i suoi effetti sono efficaci anche sugli animali domestici oltre che nell’essere umano.
Molti proprietari di animali domestici affermano che il CBD ha contribuito notevolmente a migliorare la salute e il benessere dei loro animali domestici. Questo suggerisce che l’olio di CBD può essere un modo efficace e sicuro per curare il tuo animale in varie condizioni di salute.
Vi invitiamo a offrire CBD ai vostri gatti e cani, saranno loro a ringraziarvi!